lunedì 30 giugno 2008


Signora mia,non mi lamento solo del male che i vostri begli occhi hanno avuto la bontà di farmi; mi lamento ancor più della crudele sofferenza che provo a non vederli.
Avete lasciato nel mio cuore, quando me ne sono andato, un'idea arrogante che, col pretesto d'esser nata da voi, si vanta d'aver potere di vita o di morte su di me.
E' vero che sono molto razionale e che questo mio "non fare" delude voi, ma
quello che vorrei dire è che non sempre riesco ad essere una macchina.
Lo sono stata per tanti anni e in tantissime occasioni, ma concedetemi
la possibilità di essere umana ogni tanto.


In questa occasione purtroppo non riesco a far capire come sto dentro, quel che
sto passando, come mi sento. Niente di tutto questo.
Aspetto solo che il tutto muoia lentamente dentro di me.

Erano anni che non stavo così e purtroppo sto reagendo come una volta.
Anzi , forse anche peggio proprio perché pregavo dio di non dover rivivere una cosa simile.
Per carità sono cose della vita e come "sappiamo" sono stupide in confronto
a cose ben più serie, però non lo sono per me in questo momento.


Lo so che sono odiosa in questo periodo, ma non ce la faccio a parlare.
Dentro di me al momento c'è solo un po' di offerenza, però riesco ancora a scherzare e a lasciare un sorriso se solo non si parla di questa cosa.
Ed anche se riuscirò a dire "basta", comunque non ne voglio parlare.

Dialogo Generazionale

Quando ci parlate di valori
Quando ci parlate di educazione
Quando ci parlate di rispetto
Quando ci parlate di memoria
Quando ci parlate di famiglia
Quando ci parlate di miracoli economici
Quando ci parlate di sobrietà

Non dovete nè potete parlare di nulla
Siamo noi a dovervi parlare

Vi dovremmo parlare di effetto serra
Vi dovremmo parlare di rifiuti
Vi dovremmo parlare di politicaVi dovremmo parlare di TV
Vi dovremmo parlare di pubblicità
Vi dovremmo parlare di futuro e certezze
Vi dovremmo parlare della merda che avete modellato e confezionato come Benessere.
Libertà di stampa?L'Italia è al 40° posto, dopo Cile e Corea del Sud"Reporter Sans Frontières" www.rsf.fr

Reporter sens frontière (Rsf) ha pubblicato la prima classifica mondiale della libertà di stampa e non sono mancate le sorprese. Innanzitutto va rilevato che, pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e sviluppati. Basti pensare che il Costa Rica precede in classifica gli Stati Uniti e diverse nazioni europee. L'Italia, a causa dell'irrisolto conflitto di interessi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si piazza al quarantesimo posto, superata da paesi latinoamericani come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che da Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia. La maglia nera dei peggiori del gruppo spetta a tre nazioni asiatiche: Corea del Nord, Cina e Myanmar. In fondo alla classifica figurano anche la maggior parte dei paesi arabi, a partire da Libia, Tunisia e Iraq, dove è semplicemente impensabile che un giornale o una testata radiotelevisiva possa criticare il capo dello Stato o l'operato del governo. R.s.f. assegna invece buoni voti ad alcune realtà africane come Benin, Sudafrica, Mali, Namibia e Senegal, tutte collocate nelle prime cinquanta posizioni e in condizione di vantare una reale libertà di stampa. I peggiori nell'Africa nera risultano essere Eritrea (132ma), Zimbawe (123mo), Guinea Equatoriale (117ma), Mauritania (115ma) e dal 109mo al 105mo posto, Liberia, Rwanda, Etiopia e Sudan. (Reporters sens frontiéres).

Posizioni Paesi

1 Finlandia 0,50
- Islanda 0,50
- Norvegia 0,50
- Paesi Bassi 0,50
5 Canada 0,75
6 Irlanda 1,00
7 Germania 1,50
- Portogallo 1,50
- Suecia 1,50
10 Danimarca 3,00
11 Francia 3,25
12 Australia 3,50
- Belgio 3,50
14 Slovenia 4,00
15 Costa Rica 4,25
- Svizzera 4,25
17 Stati Uniti 4,75
18 Hong Kong 4,83
19 Grecia 5,00
20 Equador 5,50
21 Benin 6,00
- Inghilterra 6,00
- Uruguay 6,00
24 Cile 6,50
- Ungheria 6,50
26 Africa del Sud 7,50
- Austria 7,50
- Giappone 7,50
29 Spagna 7,75
- Polonia 7,75
31 Namibia 8,00
32 Paraguay 8,50
33 Croazia 8,75
- El Salvador 8,75
35 Taiwan 9,00
36 Mauricio 9,50
- Perú 9,50
38 Bulgaria 9,75
39 Corea del Sud 10,50
40 Italia 11,00
41 Repubblica Ceca 11,25
42 Argentina 12,00
43 Bosnia-Erzegovina 12,50
- Mali 12,50
45 Romania 13,25
46 Capo Verde 13,75
47 Senegal 14,00
48 Bolivia 14,50
49 Nigeria 15,50
- Panama 15,50
51 Sri Lanka 15,75
52 Uganda 17,00
53 Niger 18,50
54 Brasile 18,75
55 Costa de Marfil 19,00
56 Libano 19,67
57 Indonesia 20,00
58 Comoras 20,50
- Gabon 20,50
60 Yugoslavia 20,75
- Seychelles 20,75
62 Tanzania 21,25
63 Repubblica africana 21,50
64 Gambia 22,50
65 Madagascar 22,75
- Tailandia 22,75
67 Bahrein 23,00
- Ghana 23,00
69 Congo 23,17
70 Mozambico 23,50

sabato 28 giugno 2008

C


Venite pure avanti, voi con il naso corto,signori imbellettati, io più non vi sopporto !Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio.Venite pure avanti poeti sgangherati,inutili cantanti di giorni sciagurati,buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria ma non avete scorza ;godetevi il successo, godete finché duraché il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.Io sono solo un povero cadetto di Guascogna però non la sopporto la gente che non sogna.Gli orpelli ? L'arrivismo ? All'amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco.Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti ;venite portaborse, ruffiani e mezze calze,feroci conduttori di trasmissioni false che avete spesso fatti del qualunquismo un arte ;coraggio liberisti, buttate giù le carte tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto assurdo bel paese.Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato,spiacere è il mio piacere,io amo essere odiato ;coi furbi e i prepotenti da sempre mi baloccoe al fin della licenza io non perdono e tocco.Ma quando sono solocon questo naso al piede che almeno di mezz'ora da sempre mi precede si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore che a me è quasi proibito il sogno di un amore ;non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,per colpa o per destino le donne le ho perdute e quando sento il peso d'essere sempre solo mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,ma dentro di me sento che il grande amore esiste,amo senza peccato, amo ma sono triste perché Rossana è bella, siamo così diversi ;a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.Venite gente vuota, facciamola finita :voi preti che vendete a tutti un'altra vita ;se c'è come voi dite un Dio nell'infinitoguardatevi nel cuore, l'avete già traditoe voi materialisti, col vostro chiodo fissoche Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,le verità cercate per terra, da maiali,tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali ;tornate a casa nani, levatevi davanti,per la mia rabbia enorme mi servono giganti.Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abboccoe al fin della licenza io non perdono e tocco.Io tocco i miei nemici col naso e con la spadama in questa vita oggi non trovo più la strada,non voglio rassegnarmi ad essere cattivotu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo ;dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un postodove non soffriremo e tutto sarà giusto.Non ridere, ti prego, di queste mie parole,io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole ;ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signoraed io non mi nascondo sotto la tua dimoraperché ormai lo sento, non ho sofferto invano,se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano.

Storia di un ragazzo

C'era una volta un ragazzo nato con una grave malattia...Una malattia di cui non si conosceva la cura...Aveva 17 anni, ma poteva morire in qualsiasi momento.. Visse sempre in casa sua, con l'assistenza di sua madre...Stanco di stare in casa, decise di uscire almeno una volta...Chiese il permesso a sua madre...Lei accettò...Camminando nel suo quartiere vide diversi negozi...Passando per un negozio di musica, guardando dalla vetrina, notò la presenza di una tenera ragazza della sua età...Fu amore a prima vista...Aprì la porta ed entrò guardando nient'altro che la ragazza...Avvicinandosi poco a poco, arrivò al bancone dove c'era la ragazza...Lei lo guardò e gli disse sorridente: "Posso aiutarti?" Nel frattempo egli pensava che era il sorriso più bello che avesse mai visto nella sua vita...Nello stesso istante sentì il desiderio di baciarla...Balbettando le disse: "Si,ehm...mi piacerebbe comprare un CD"...Senza pensarci, prese il primo che vide e le diede i soldi. "Vuoi che te lo impacchetti?"- Chiese la ragazza sorridendo di nuovo...Egli rispose di si annuendo; lei andò nel magazzino, tornò con il pacchetto e glielo consegnò...Lui lo prese ed uscì dal negozio...Tornò a casa e da quel giorno in poi andò al negozio ogni giorno per comprare un cd...Faceva fare il pacchetto sempre alla ragazza e poi tornava a casa per riporlo nell'armadio...Egli era molto timido per invitarla ad uscire e nonostante provasse non ci riusciva...Sua madre si interessò alla situazione e lo spronò a tentare, così egli il giorno seguente si armò di coraggio e si diresse al negozio...Come tutti i giorni comprò un altro cd e come sempre lei gli fece una confezione...Lui prese il cd e, in un momento in cui la ragazza era distratta, posò rapidamente un foglietto con il suo numero di telefono sul bancone; dopo di che uscì di corsa dal negozio...Drin!!! Sua madre rispose al telefono: "Pronto?", era la ragazza che chiedeva di suo figlio; la madre afflitta cominciò a piangere mentre diceva: "Non lo sai?...è morto ieri"...Ci fu un silenzio prolungato interrotto dai lamenti della madre. Più tardi la madre entrò nella stanza del figlio per ricordarlo...Decise di iniziare dal guardare tra la sua roba...Aprì l'armadio...Con sorpresa si trovò di fronte ad una montagna di cd impacchettati...Non ce ne era nemmeno uno aperto...Le procurò una curiosità vederne tanti che non resistette: ne prese uno e si sedette sul letto per guardarlo; facendo ciò, un biglietto uscì dal pacchettino di plastica...La madre lo raccolse per leggerlo, diceva: "Ciao!!!Sei bellissimo! Ti andrebbe di uscire con me?? ...Sofia." La madre emozionata ne aprì altri e trovò altri bigliettini: tutti dicevano la stessa cosa. Morale: Questa è la vita, non aspettare troppo per dire a qualcuno di speciale quello che senti...Dillo oggi stesso...Domani potrebbe essere troppo tardi...Questo messaggio è stato scritto per far riflettere la gente e così, poco a poco, cambiare il mondo...Se credi che sia importante che il mondo cambi, copia questo post e incollalo nel tuo blog!!!!Questo messaggio è per dire "sei speciale". FALLO ADESSO, senza perdere tempo, non domani perché ricorda...potrebbe essere tardi... Bacia coloro che ami e farai delle magie! Con l'amore tutto è possibile. In bocca al lupo.

mercoledì 25 giugno 2008

"A te che mi hai trovato

All’ angolo coi pugni chiusi

Con le mie spalle contro il muro

Pronto a difendermi

Con gli occhi bassi Stavo in fila

Con i disillusi

Tu mi hai raccolto come un gatto

E mi hai portato con te... "

Semplicemente il testo di una canzone incollato su di una pagina di un blog...ma la musica e soprattutto i testi mi aiutano a pensare e ad esprimere concetti che non riesco a far venire fuori visto che io con le parole non sono brava...qst dice tutto quello che ho immaginato su di te, molte volte ho visto quest'immagine...te in un angolo con le tue paure e io li pronta ad aiutarti per bene, per amore...questo non lo so, so solo che nel mio cuore ci sei e una parte del mio affetto e' cmq tua...

martedì 24 giugno 2008

Song:-)




Questa e' una delle poche canzoni che mi e' entrata nel cuore appena l'ho ascoltata....una di quelle canzoni che e' riuscita a farmi passare davanti agli occhi tanti flash di una vita...In tanti sapete il mio concetto sulla musica italiana e su alcuni artisti in particolare...ma difronte a questa ho veramente alzato le mani, e ho avuto subito voglia di condividerla con tutti quelli che conosco.


Ringrazio quella persona che giusto qlk ora fa mi ha regalato qst'emozione, una persona che con il passare del tempo diventa sempre più meravigliosa, che riesce a farmi sorridere, a tirare fuori sempre una parola di conforto per darmi coraggio... e soprattutto riesce a stupirmi con la sua semplicità e la sensibilità enorme che dimostra di avere....oramai diventata un caro amico del quale mi fido quasi ciecamente, al quale non smettero mai di dire quanto sia felice che in qualche modo fa parte della mia vita...

Ti Voglio Bene Frà!!(raccomandazione non iniziate con la solita domanda: "Francesco chi?!")




lunedì 23 giugno 2008

Per Te



Anna521 per Follettarosa






Vorrei che tu sapessi che oramai per me sei diventato importante, speciale e che non riesco a fare più a meno delle nostre chiacchierate.

Vorrei che tu sapessi che la tua forza di volontà e' diventata la mia forza e che son incentivata a fare sempre di piu e sempre meglio affinche il tuo concetto su di me non cambi.

Non sai quanto mi rende felice quando in alcune situazioni mi ripeti "Io ti stimo" oppure "Non mollare"e in alcuni momenti tristi dove la mia mente vaga in posti lontani da questo ripenso sempre quelle parole, asciugo gli occhi e dico tra me e me "Magari in questo momento qualcuno non vorrebbe vedermi cosi".

Vorrei che tu sapessi tutto questo, ma probabilmente lo sai gia' e fai finta di non sentire perchè sei molto bravo a capire dalle mie chiacchiere cosa provo... sai quanta voglia ho di vederti, quanta voglia ho di incrociare quello sguardo e quanta voglia ho di trasformare quella marea di parole in un piccolo momento tutto per noi....dove sia io che tu avremmo un attimo di serenità da condividere...



(Per F. da una pagina del mio diario del 17/05/2008)







Anche se qualke "Soggetto" manca ancora..e' da notare il mio,nostro stress da studenti universitari...ovviamente tutti studenti UniSa:-D..spero di aggiornare presto le foto...Un Saluto a tutti i colleghi

Qualcuno era comunista perchè...(GABER)


Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia. Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà. ... la mamma no.
Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.
Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.
Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo cattolica.
Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche... lo esigevano tutti.
Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto. Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.
Qualcuno era comunista perché prima… prima…prima… era fascista.
Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano.
Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.
Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.
Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.
Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro. Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l’operaio.
Qualcuno era comunista perché voleva l’aumento di stipendio.
Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.
Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe...
Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre. Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE.
Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.
Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.
Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo secondo Lenin.
Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia.
Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.
Qualcuno era comunista perché c’era il grande partito comunista.
Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista.
Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.
Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d’Europa.
Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo in Uganda.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.
Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera...
Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.
Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos’altro.
Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale diversa.
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno; era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come... più di sé stesso. Era come... due persone in una.
Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita. No.
Niente rimpianti.
Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare... come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si sente come in due.
Da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall’altra il gabbiano senza più neanche l’intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito. Due miserie in un corpo solo.