sabato 28 giugno 2008

C


Venite pure avanti, voi con il naso corto,signori imbellettati, io più non vi sopporto !Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio.Venite pure avanti poeti sgangherati,inutili cantanti di giorni sciagurati,buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria ma non avete scorza ;godetevi il successo, godete finché duraché il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.Io sono solo un povero cadetto di Guascogna però non la sopporto la gente che non sogna.Gli orpelli ? L'arrivismo ? All'amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco.Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti ;venite portaborse, ruffiani e mezze calze,feroci conduttori di trasmissioni false che avete spesso fatti del qualunquismo un arte ;coraggio liberisti, buttate giù le carte tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto assurdo bel paese.Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato,spiacere è il mio piacere,io amo essere odiato ;coi furbi e i prepotenti da sempre mi baloccoe al fin della licenza io non perdono e tocco.Ma quando sono solocon questo naso al piede che almeno di mezz'ora da sempre mi precede si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore che a me è quasi proibito il sogno di un amore ;non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,per colpa o per destino le donne le ho perdute e quando sento il peso d'essere sempre solo mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,ma dentro di me sento che il grande amore esiste,amo senza peccato, amo ma sono triste perché Rossana è bella, siamo così diversi ;a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.Venite gente vuota, facciamola finita :voi preti che vendete a tutti un'altra vita ;se c'è come voi dite un Dio nell'infinitoguardatevi nel cuore, l'avete già traditoe voi materialisti, col vostro chiodo fissoche Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,le verità cercate per terra, da maiali,tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali ;tornate a casa nani, levatevi davanti,per la mia rabbia enorme mi servono giganti.Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abboccoe al fin della licenza io non perdono e tocco.Io tocco i miei nemici col naso e con la spadama in questa vita oggi non trovo più la strada,non voglio rassegnarmi ad essere cattivotu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo ;dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un postodove non soffriremo e tutto sarà giusto.Non ridere, ti prego, di queste mie parole,io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole ;ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signoraed io non mi nascondo sotto la tua dimoraperché ormai lo sento, non ho sofferto invano,se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano.

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